Corso di progettazione di apparecchi a pressione e scambiatori di calore

Sant'Ambrogio Servizi Industriali Srl
dal
24/10/2016 alle 09:00
al 27/10/2016 alle 13:00
0270603113

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano in collaborazione con Sant'Ambrogio Servizi Industriali Srl co-organizza  questo evento

Corso di progettazione di apparecchi a pressione e scambiatori di calore

Milano, 24-27 Ottobre 2016 ore 09:00 - 13:00

Presentazione:

Modulo 1 – 24 Ottobre

NOZIONI GENERALI DI PROGETTAZIONE MECCANICA: L’intenzione di questo modulo è quello di chiarire, in linea generale, quali sono i principi ai quali si ispirano i più importanti codici di progettazione: in primo luogo quelli più usati in Italia (Raccolte ISPESL, norme ASME, EN 13445 e AD 2000), con particolare riferimento ai rischi che vanno necessariamente considerati dal progettista. Il collasso di un apparecchio a pressione può infatti avvenire con modalità assai diverse (eccesso di deformazione plastica, rottura fragile, instabilità dell’equilibrio, scorrimento viscoso, fatica, ecc.) a seconda del materiale e delle condizioni di servizio: molto spesso questi rischi vengono valutati in maniera differente nei diversi codici, ed è bene che il progettista abbia idee chiare su questo punto.

Modulo 2A – 25 Ottobre (mattino)

PROGETTAZIONE MECCANICA DI SERBATOI A PRESSIONE INTERNA ED ESTERNA: In questa sezione si esamineranno i calcoli dei principali componenti (fasciami cilindrici e sferici, fondi bombati, fondi conici, fondi piani e rinforzi di apertura a pressione interna ed esterna), puntando l’attenzione soprattutto sulle differenze tra un codice e l’altro, e spiegando, mediante esempi mirati, il diverso impatto economico di alcune soluzioni (raccordi tra coni e fasciami cilindrici, diverse tecniche usate per il rinforzo delle aperture); il tutto con esempi pratici miranti soprattutto ad abituare il progettista allo studio, con l’ausilio del software, della soluzione tecnica che comporta il minore impatto economico.

Modulo 2B – 25 Ottobre (pomeriggio)

PROGETTAZIONE MECCANICA DI ACCOPPIAMENTI FLANGIATI: Il calcolo delle flange e relativa bulloneria è un caso che interessa non soltanto dal punto di vista del raggiungimento del miglior risultato in termini economici (che pure è essenziale, ad esempio negli scambiatori di calore a fascio tubiero), ma anche (e soprattutto) da quello dell’ottenimento di un giunto esente (nei limiti del possibile) da perdite.

Modulo 3A – 26 Ottobre (mattino)

PROGETTAZIONE TERMICA DEGLI SCAMBIATORI DI CALORE A FASCIO TUBIERO: Si prenderanno qui in esame le membrature tipiche degli scambiatori, come le piastre tubiere, e si metteranno a confronto i diversi metodi previsti dai vari standard per calcolarle, evidenziando le notevoli differenze di spessore che si ottengono (soprattutto negli apparecchi a piastre fisse) a seconda che la teoria sia quella tradizionale derivata dal metodo di Gardner (su cui si basano la maggior parte dei codici europei e americani), oppure quella assai più moderna contenuta nell’Annex J dell’EN 13445.

Modulo 4A – 27 Ottobre (mattino)

PROGETTAZIONE PER I CARICHI DIVERSI DALLA PRESSIONE: E’ questo un argomento particolarmente delicato, perché, qualunque siano le norme di riferimento prescritte, comporta la necessità di trovare una ragionevole sintesi tra i metodi previsti nei codici di calcolo delle strutture metalliche degli edifici (in cui si tratta di carichi aggiuntivi dovuti al peso proprio, al vento, alla neve e al sisma) e quelle dei codici di calcolo degli apparecchi a pressione: difatti, anche se spesso in questi ultimi si accenna alla necessità di sovrapporre alla pressione (interna e/o esterna) i carichi sopra elencati, non sempre vengono poi dati i criteri da usare per la loro sovrapposizione.

Modulo 4B – 27 Ottobre (pomeriggio)

IL CALCOLO A FATICA: Verranno presi in esame i metodi proposti nella norma EN 13445.3, nelle norme AD 2000 e nelle ASME VIII divisione 2, con particolare attenzione ai metodi semplificati (basati cioè sul semplice calcolo mediante formule anziché sulla Stress Analysis) previsti sia in AD 2000 che in EN 13445.3. L’uso di questi metodi (non previsti invece nelle norme americane) permette in molti casi una notevole economia. Per ciò che riguarda invece la classica Fatigue Analysis, fatta a partire da un calcolo FEM, si parlerà degli sviluppi attualmente in corso nelle norme EN (capitolo 18 di EN 13445.3), volti a spiegare i processi (non sempre evidenti) necessari per passare dai risultati del calcolo FEM alla determinazione del numero di cicli.

Crediti Formativi:

Il riconoscimento di 7 CFP per il modulo 1, 8 CFP per gli altri moduli, è stato autorizzato dall'Ordine Ingegneri di Milano, che ne ha valutato anticipatamente i contenuti formativi professionali e le modalità di attuazione.

Sede:

Nu Hotel Milano, Via Feltre, 19B 20132 Milano

Ulteriori informazioni su questo evento…