Commissione Strutture

Quesito 81 del 13.06.17 

Per un piccolo corpo di fabbrica a pianta approssimativamente rettangolare formato da 4 pareti di lati 5x10m ad un solo piano (piano terra con soprastante solaio piano) nel quale un’intera parete in muratura portante lunga 10m, attualmente in mattone pieno, venga sostituita da una nuova parete in poroton con funzione ancora portante, è accettabile sostenere che “..l’intervento è classificabile come intervento locale  e non si ravvisa la necessità di riverifica delle rimanenti strutture; in particolare non è richiesta la verifica sotto le azioni sismiche.”?

Volendo accettare la definizione di intervento locale, già di per se tirata per i capelli, nel merito il DM 2008 chiarisce come “Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere riferiti alle sole parti e/o elementi interessati e documentare che, rispetto alla configurazione precedente al danno, al degrado o alla variante, non siano prodotte sostanziali modifiche al comportamento delle altre parti e della struttura nel suo insieme e che gli interventi comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti”.

A mio giudizio il progettista, nella valutazione della sicurezza, dovrebbe procedere alle verifiche e dimostrare che le condizioni finali saranno uguali o migliori rispetto alla situazione iniziale. Su questo apprezzerei un vostro commento.

Risposta del 29.06.17

il suo quesito si riferisce ad un caso specifico e come Ordine non possiamo sostituirci al progettista nelle scelte progettuali.
A Lei giudicare se l'intervento non modifica il comportamento sismico dell'edificio, nè come massa nè come rigidezza. In tal caso potrà gestirlo come intervento locale. Dovrà comunque dimostrare che l'intervento comporti un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti per i carichi verticali.