Commissione Strutture

DOMANDA:

al par.3.1 delle Norme si riporta: "In fase di progetto, la robustezza dell’opera deve essere verificata imponendo azioni nominali convenzionali, in aggiunta alle altre azioni esplicite (non sismiche e da vento), applicate secondo due direzioni orizzontali ortogonali e consistenti in una frazione dei carichi pari all’1%, al fine di verificare il comportamento complessivo".
La domanda è la seguente:

1) questa combinazione di carico è obbligatoria?
2) cosa significa "al fine di valutare il comportamento complessivo", significa che se le sollecitazioni indotte mediante queste forze equivalenti risultino maggiori di tutte le altre azioni in qualunque combinazione prevista da normativa, allora devo dimensionare le strutture in base ad esse e ne sono obbligato?
3) come mai non viene indicato questo specifico carico al par.2.5.3
4) questa azione orizzontale equivalente è da considerare come carico permanente o variabile?
5) le azioni orizzontali equivalenti sono da applicare contemporaneamente sia in dir. X e dir. Y oppure si possono considerare separatamente?

Alcuni programmi di calcolo rendono facoltativa l'opzione 1% e altri nemmeno la considerano.

 

RISPOSTA del 17 Settembre 2015:

Dal momento che ormai tutta l'Italia è sismica e che le accelerazioni sismiche sono almeno pari a circa al 4% (4 volte quindi l'1%), il discorso robustezza va inteso più come una verifica di assenza di labilità locali o globali dell'organismo strutturale.